INTRODUCTION - BRIEF / WORKSHOP

IUAV WORKSHOP SUMMER 2008 / IND
Arman Akdogan and Felix Madrazo
tutor : Stephane Damsin




Venezia inaugura la sua prima Moschea

Si digiti la parola “moschea” nel magico mondo di google.com e si vedrà come le prime pagine siano legate a bombe, targets, attacchi e terrorismo.
Si digiti poi la parola “Instabul” e “Venezia” (divise da una virgola) e si avranno i risultati di entrambe le città: si potrà osservare che dal 2003 la capitale turca ha duplicato la sua “popolarità” mentre Venezia sembra leggermente in declino (per lo meno tra le richieste di google). Rimanendo su questo motore di ricerca, si provi a combinare le parole “moschea + Venezia”, si scopriranno alcune interessanti notazioni: secondo FreeRepublic.com la seguente notizia appare in novembre “una chiesa cattolica (a Venezia, Italia) si trasforma in moschea (ogni venerdì)”. La storia continua, sembra incredibile: “una parrocchia diviene moschea ogni venerdì per i fratelli mussulmani, offrendo loro un luogo per la preghiera. Questo non è una sceneggiatura tratta da un film di Bollywood, ma una realtà praticata dalla Chiesa di Santa Maria Assunta a Paderno di Ponzano (Tv), vicino Venezia la città più romantica d’Italia e d’Europa!”. I commenti lasciati sul sito sono, però, generalmente intrisi di rabbia, spesso espressione di ignoranza, o di entrambe le cose.

L’Europa ha seguito con doveroso interesse lo sviluppo dell’immigrazione islamica in quei luoghi che alcuni chiamano “Eurabia” (la futura Europa). Questo è supportato dalla teoria che predice che la popolazione europea diminuirà e verrà presumibilmente rinfoltita dall’intensa immigrazione proveniente dai paesi islamici. Da ora fino al 2050, secondo statistiche Onu, ci saranno circa 377,000 immigrati annui provenienti dall’Africa e circa 1 milione e duecento provenienti dall’Asia. In numeri questo significa 16,211,000 (Africa) + 44,400,000 (Asia) = 60,611,000 immigrati! Queste cifre potrebbero significare un gran numero di “potenziali” mussulmani che entrano in Europa che, però, stando a quanto afferma il noto giornale «The Economist», sono poco più del 5% della popolazione…senza pensare che molti di questi potrebbero anche cambiare religione una volta stabilitisi in Europa. Ciononostante una politica del panico risulta essere utile per indirizzare voti, e la sola menzione di costruire moschea(o adibire a), in una qualsiasi città europea, causa accesi dibattiti. Londra e Granata hanno recentemente aperto nuove moschee, hanno, cioè, innescato nuove polemiche.

Tornando a Venezia: l’anno passato c’è stata una interessante mostra sul rapporto tra oriente e Occidente al Metropolitan Museum of Art in New York. La proposta culturale è stata intensiva e ricca di dettagli soprattutto sulle relazioni intercorse tra la Serenissima e il mondo islamico (dalla fondazione stessa di Venezia) e su come Venezia sia percepita da parte di scrittori e intellettuali occidentali come la “più orientale” delle città d’Europa. Una città, Venezia, che ricorda per molti aspetti la cultura urbana islamica e il continuato inter-scambio con Istambul ,come dimostra il palazzo ducale o come testimoniano dettagli dei fondaci che rendono ora sottili ora espliciti i riferimenti a una architettura arabeggiante (i mori di Venezia). Sebbene ci siano molti aspetti afferibili alla cultura architettonica islamica (secondo molti storci se non vi fossero stati i fiorenti commerci con l’oriente, Venezia sarebbe rimasta un villaggio di pescatori) i mercanti che viaggiavano da oriente verso occidente rimasero invisibili in termini di religione (riti, cultura).

Mutatis mutandis, anche oggi, frotte di turisti e investitori economici provenienti da paesi islamici (Arabia Saudita, Dubai, ecc.) invadono Venezia, in numero sempre crescente rispetto agli anni passati. Probabilmente la provenienza geografica di queste ondate migratorie, sebbene passeggere e forse temporanee, cambierà alcuni aspetti, forse i più utilitaristici, della Città. Molta gente, probabilmente, preferirà mantenere Venezia com’è oggi, quasi in formalina, a dispetto dei cambiamenti politici, economici e culturali, che L’Europa sta vivendo; ma questo potrebbe nuocere alla Città stessa e atrofizzare il naturale e vitale ricambio generazionale.

Il fedele mussulmano frequenta la moschea circa 5 volte al giorno, mentre, invece, durante il periodo del Ramadan le pratiche religiose si intensificano fino a decuplicarsi, giornalmente! Questa sorta di “liturgia” deve essere tenuta da conto nella progettazione di una moschea, così come il luogo per le scarpe (si entra scalzi nel luogo di culto), per la purificazione, ecc. (orientamento verso la mecca, tappeti per la genuflessione, ecc.).
I mussulmani usano la moschea non solo come luogo di culto ma anche (e per la maggior parte del tempo) come aggregatore sociale, come luogo dell’istruzione (vi si trovano librerie, scuole di lingua, scuole di religione, corsi professionalizzanti), come luogo di scambi commerciali (occasionali e programmati), ecc. La moschea è per i mussulmani come il tempio al foro per i romani. È difficile pensare un mondo senza religione, ma si può provare a immaginare Venezia che inaugura una moschea senza che questa occasione abbia alcuna implicazione politica, ma solo come un mezzo di civile convivenza e apertura verso una cultura oggi apparentemente distante.

La moschea rimane un edificio, un oggetto di architettura entro e fuori cui si coniugano funzioni anche molto diverse tra loro e che, come tutte le architetture, ha bisogno di un Progetto. A prescindere dai valori morali, etici, culturali, religiosi, politici, di cui si possa (e/o voglia) far portatrice.



VENICE OPENS ITS FIRST MOSQUE
Type the word mosque in the wonderful google.com/trends and you will see that all the top news that refer to it –the A,B,C,D,E- are related to bombs, targets, attacks, or terrorism. Type again Istanbul, Venice (divided by a coma) and you will get a result of search trends of both cities. Observe that since 2003 Istambul has doubled its ‘popularity’ while Venice seems to decline slowly (at least in google search requests).

Please stay with google and combine mosque + Venice and there are some interesting news, according to FreeRep
ublic.com the following headline appeared last November ‘A Catholic Church (in Venice Italy) Turns Into A Mosque (each Friday)’. The story continues ‘Believe it or not! A parish Church turns into a mosque every Friday, for the Muslims brothers and to offer their customary prayers. This isn't a sequence from any Bollywood film, but a reality in the parish of Our Lady of Assumption of Ponzano near Venice, the romantic city of Italy.’ The posted comments to the news are in general full of anger, or ignorance or the explosion that both usually makes. Europe has followed in many respects the Islamic fear of immigration or what some people have called Eurabia (the future of Europe).

This is supported by the theory that predicts that the population of Europe will decline and will be supposedly ‘replaced’ by massive immigration from Islamic countries. From now until 2050 according to U.N. statistics there will be 377,000 immigrants from Africa entering yearly and 1.2 million from Asia. In pure numbers that means 16,211,000 (Africa) + 44400000 (Asia) = 60,611,000. That may sound like a lot ‘potential’ Muslims entering Europe, but as The Economist says ‘that hardly counts for 5% of the population’ not to mention that many might change or abandon religion once settled in Europe. Nevertheless panic politics remain useful for votes and the so
le mention of a mosque in a European city still causes heated debates, the last proof perhaps that architecture still carries on a political message? And yet both London and Granada open recently new mosques amid a clash of polemics. Back to Venice, last year there was an interesting exhibition about East-West shown at the Metropolitan Museum of Art in New York. The story is extensive but is full of great details about the relationship of Venice with the Islam world (since its foundations) to the perception of Venice by Western writers as the most ‘Eastern’ city of Europe, a city that recall many elements from Islamic urbanism, the continued exchange with Istanbul and architecture starting with its Palace Doge to details in the palaces of merchants that made subtle or explicit references to Muslim architecture. Although there are plenty of references to Islamic architecture (Historians claim that without Muslim trade to Venice the city would have remained a fishing village) the merchants from Muslim countries had to remain invisible in terms of religion when they travelled.

Place aside history for a little bit and think that plenty of tourists from emerging economies such as Saudi Arabia, Dubai, etc will flock to Venice in an increasing speed in the following years or decades. That would also change the perspective and the users of the city. Many people might prefer to keep Venice in formol, outside any side effect of our era but that surely will kill all perspectives of city-life regeneration.

Back to the ‘Believe it or not’ news there is a big difference of need for Muslim prayers during Ramadan, the people that attend the mosque during these days is 10 times as the regular players that should be taken into account for the new design. Besides praying Muslims use the mosque is a social place and a place for knowledge where libraries and courses are paired by prays. It’s hard to imagine a world without religion as that has proven to be far distant but we can do imagine a city like Venice to open a mosque without any political charged att
ention of the media, a future of healthy cohabitation? Maybe the only news will be that the new mosque is praised by its unique and beautiful architecture? ...that future perhaps is around the corner.

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